La goniometria si occupa dello studio degli angoli.
Angoli e loro misure
Considerate in un piano due semirette a,b di origine O. Si definisce angolo ciascuna delle due parti del piano delimitate dalle due semirette (quindi sia quella interna sia quella esterna)
Il punto O è il vertice e le due semirette lati
Un angolo si dice orientato quando si stabilisce quale dei due lati è il primo e quale il secondo.
si considera positivo un angolo che si ottiene con una rotazione antioraria, negativo un angolo che si ottiene con una rotazione oraria.
Nello studio di alcune discipline, però, tra le quali la Topografia, è vero il contrario, perché si usano degli strumenti che “leggono” gli angoli in modo “orario”
Angoli Particolari Il sistema sessagesimale Il sistema radiale
Da gradi a radianti Da radianti a gradi Rivediamo le proprietà delle proporzioni Ora che sappiamo risolvere anche le equazioni, guardiamo questo metodo efficace per trovare la frazione generatrice di un numero periodico A quale frazione corrisponde un dato numero periodico può ritornare utile quando, dovendo passare da gradi a radianti, ci troviamo di fronte, per l'appunto, ad un numero periodico
Angoli impropri
Consideriamo l’angolo di lati a, b e di vertice o. Tale angolo è descritto dalla rotazione del primo lato a sul secondo lato b.
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Osserviamo che il lato a può sovrapporsi al lato b anche dopo aver descritto un numero qualsiasi di angoli giri.
Gli angoli che si ottengono da un angolo sommato ad un certo numero di angoli giri, si chiamano angoli impropri.
In generale, se è l’ampiezza di un angolo di lati a e b, tutti gli angoli aventi gli stessi lati, espressi in gradi, sono:
dove k è un intero relativo che indica il numero di giri completi che la semiretta a compie attorno al vertice o dopo aver descritto l’angolo di ampiezza . L’intero k è positivo o negativo a seconda che la semiretta a compia i giri completi in senso antiorario o in senso orario.
La circonferenza goniometrica Consideriamo in un piano
cartesiano xOy la circonferenza con il centro nell’origine e raggio pari
ad uno. Tale circonferenza si chiama circonferenza
goniometrica. Sia dato un angolo
orientato .
Disponiamo tale angolo nel piano cartesiano nel seguente modo: facciamo
coincidere il vertice dell’angolo con l’origine O del sistema di
riferimento e il suo primo lato con il raggio OA. Sia B il punto in cui
il secondo lato dell’angolo interseca la circonferenza. Qualunque sia l’angolo il punto A viene
a trovarsi sempre nella stessa posizione e quindi ha sempre le stesse
coordinate: A(1,0); la posizione di B invece, dipende dall’angolo
scelto. Chiamiamo B il punto associato
all’angolo sulla
circonferenza goniometrica. In figura 3 sono riportati i
punti associati agli angoli particolari. Il punto A è associato
all’angolo di 0° e anche all’angolo di 360°; il punto B è associato
all’angolo retto; il punto C all’angolo piatto; il punto D è
associato all’angolo di 270°.
Figura 3
Seno e coseno di un angolo
Si dice seno di un angolo l’ordinata del punto associato ad nella circonferenza goniometrica. (in figura il seno di è BH)
Si dice coseno di un angolo l’ascissa del punto associato ad nella circonferenza goniometrica. (in figura il coseno di è OH)
Consideriamo adesso l’angolo di figura 4 e supponiamo che il punto P si muova sulla circonferenza in modo che l’angolo assuma tutti i valori possibili tra 0° e 360°.
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Quando , cioè , l’ordinata di P è zero e l’ascissa di P è uno, quindi si avrà:
; .
Se P si sposta da A a B nel primo quadrante, cioè cresce da 0° a 90°, l’ordinata di P è positiva, cioè , e cresce da 0 a 1, mentre l’ascissa di P è positiva, cioè , ma decresce da 1 a 0.
Si avrà poi quando
; .
Se si osserva attentamente la figura 4, si ottiene che al crescere di da 90° a 180°, nel secondo quadrante, è e decresce da 1 a 0, mentre e decresce da 0 a –1.
Quando si ha
; .
Al crescere di da 180° a 270° nel terzo quadrante, il seno decresce da 0 a –1 ed è negativo, mentre il coseno cresce da – 1 a 0 ed è negativo.
Quando si avrà
; .
Al crescere di da 270° a 360°, nel quarto quadrante, il seno cresce da – 1 a 0 ed è negativo, mentre il coseno cresce da 0 a 1 ed è positivo.
A questo punto, quando P torna in A, si ha
; .
Crescendo oltre 360° i valori del seno e del coseno si ripetono periodicamente; diremo quindi che il seno ed il coseno sono funzioni periodiche con periodo uguale a 360° e si scrive:
; .
dove k è un qualsiasi numero intero positivo o negativo.
Se per misurare l’angolo si utilizzano i radianti, si scrive:
; .
Tangente di un angolo
Sia dato un angolo ; costruiamo al solito modo la circonferenza goniometrica e conduciamo dal punto A la retta t tangente alla circonferenza. Sia T il punto in cui il secondo lato dell’angolo, o il suo prolungamento, incontra tale tangente.
In figura si vede come cambia la situazione se appartiene al primo, secondo, terzo, o quarto quadrante.
La tangente di un angolo orientato è l’ordinata del punto di intersezione tra il secondo lato dell’angolo, o il suo prolungamento, con la retta tangente alla circonferenza goniometrica nel punto A.
Si osservi che se il secondo lato dell’angolo viene a cadere sull’asse y, tale lato risulta parallelo alla retta t, e quindi non può mai intersecarla.
Perciò se , la tangente di non esiste.
Mentre se , il punto T coincide con il punto A, pertanto la sua ordinata è zero. Risulta quindi
Anche per il punto T coincide con A, quindi
Anche la tangente, come il seno ed il coseno, è una funzione periodica, ma stavolta il periodo non è un angolo giro, ma un angolo piatto. La tangente di un angolo, cioè, assume gli stessi valori ogni 180°. Scriveremo quindi
oppure
Relazioni fondamentali della trigonometria Valore di funzioni trigonometriche di angoli particolari Le funzioni inverse
Relazione tra particolari coppie di angoli Formulario Il grafico di funzioni trigonometriche
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