Sezionando
una superficie con un piano parallelo al piano coordinato xz oppure yz s’ottengano delle curve il cui
andamento ci comunica informazioni sulla superficie.
Tali sezioni
sono funzioni d’una sola variabile e d’esse possiamo determinare tutto quello
che c’interessa. Sfruttando queste considerazioni possiamo estendere il
concetto di derivata alle funzioni di due variabili.
Consideriamo una funzione f (x,y) definita in un insieme e sia P0 (x0,y0) un punto di
. Mantenendo fisso y0
la funzione data dipende dalla sola variabile x e d’essa possiamo calcolare il rapporto incrementale relativo al
punto x0 e ad
un incremento Δx.
Sappiamo che, se esiste finito il limite per Δx che tende
a zero di tale rapporto, la funzione f (x,y0) è derivabile in P0. Possiamo allora dare la
seguente definizione:
Si dice derivata parziale rispetto
ad x della funzione f (x,y)
nel punto P0 (x0,y0) il limite,
se esiste finito per Δx che tende a zero, del rapporto incrementale di f relativo al punto x0 e all’incremento Δx, vale a dire
Come nel caso delle funzioni d’una sola variabile,
accade poi che, se il limite del rapporto incrementale esiste finito per tutti
i punti dell’insieme , allora la funzione f è derivabile parzialmente rispetto a x in tutto .
In modo del tutto analogo possiamo definire la
derivata parziale della funzione f
rispetto ad y:
Si dice derivata parziale rispetto
ad y della funzione f (x,y)
nel punto P0 (x0,y0) il limite,
se esiste finito per Δy che tende a zero, del rapporto incrementale di f relativo al punto x0 e all’incremento Δy, vale a dire
Anche in questo caso, se il limite del rapporto
incrementale esiste finito per tutti i punti dell’insieme , allora la funzione f è derivabile parzialmente rispetto a y in tutto .
Le derivate parziali d’una funzione f in un punto (x,y)
s’indicano con uno dei seguenti simboli:
§ Per le derivate parziali
rispetto a x: f’x, z’x,
§ Per le derivate parziali
rispetto a y: f’y, z’y,
Attenzione!
La derivabilità parziale non è una condizione
sufficiente per la continuità
Per il calcolo d’una derivata parziale ci affidiamo
alle regole imparate per il calcolo delle derivate delle funzioni in una sola
variabile. Vediamo alcuni esempi:
1.
Si ha subito che
(la derivata di 3y2-5 è uguale a zero perché è
la derivata d’una costante)
(la derivata di x3-4x-5 è
uguale a zero perché è la derivata d’una costante)
2.
Ricordando le regole di
derivazione per una funzione fratta
Se le derivate prime f’x (x,y) e f’y (x,y) sono funzioni derivabili, si
possono calcolare le loro derivate parziali. La funzione f’x (x,y) può
essere derivata parzialmente rispetto a x
e parzialmente rispetto a y e così anche
la funzione f’y (x,y); le derivate così ottenute
si dicono derivate seconde parziali della funzione f; tali derivate sono:
ottenuta calcolando la derivata
rispetto ad x e poi rispetto ad x
ottenuta calcolando la derivata
rispetto ad x e poi rispetto ad y
ottenuta
calcolando la derivata rispetto ad y
e poi rispetto ad y
ottenuta
calcolando la derivata rispetto ad y
e poi rispetto ad x
Le derivate seconde della funzione f
calcolate prima rispetto ad una variabile e poi all’altra si dicono derivate miste.
Ad esempio, data la funzione , le sue derivate sono:
, con derivate seconde e ;
, con derivate seconde e .
Osserva
che abbiamo ottenuto che le due derivate miste sono uguali. Questa relazione è
vera in generale.
Teorema (di Schwarz)
Se la funzione f
(x,y)
ha derivate seconde miste che sono continue in un insieme , allora in ogni punto di .